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   ecologia & ambiente,    costruire e abitare oggi 

 

     premessa...
 
La prima casa dell’uomo e’ stata l’albero, quando ci si arrampicava sui rami per sfuggire ai predatori notturni.
Scimmie eravamo, poi con l'evoluzione, siamo passati alle caverne, sicuramente piu' comfortevoli, poi ancora alle palafitte, alle capanne, i villaggi...
Ora si vive ammucchiati senza logica, cocciutamente uniti a difendere una civilta’ debole e decadente in un fortino apparentemente inespugnabile, la citta’!
Che tristezza fanno le citta’, fumose, rumorose, pericolose...
Come si puo’ pensare di intraprendere un progetto di crescita culturale, sociale e morale in sintonia con Madre Natura vivendo in citta’ come quelle in cui oggi viviamo?
La qualita’ dell’ambiente nel quale si vive determina automaticamente la qualita’ della nostra esistenza, il rapporto con le altre forme di vita e la sostenibilita’ delle nostre attivita’ in proiezione “futuro”...
Il consumismo ed il progresso a tutti i costi ci stanno portando alla rovina, creando una realta' artificiosa ed apparente che sara' spazzata via dal primo vero acquazzone stagionale!
Civilta’ non e’ andare sulla Luna ma conoscere e vivere in armonia con tutte le forme di vita che insieme a noi abitano questo bellissimo pianeta.

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     La Casa
 
La casa ideale dell’Uomo non puo’ prescindere dall’essere connessa ad un Laboratorio.
In questa immagine tratta da una pubblicazione sugli antichi Vestini vediamo come verosimilmente era una casa rurale in epoca pre-romana in Abruzzo.
Da notare l’accesso interno a quello che potrebbe essere un laboratorio, il camino al centro della casa, il forno accanto al camino, la cucina come ambiente unico che andando oltre il concetto di luogo dedicato al consumo dei pasti, diventa anche zona di ricezione, soggiorno e ricreazione; infine la zona notte al livello superiore con una stanza da bagno ad uso esclusivamente familiare.
La destinazione di parte della casa a Laboratorio e’ di fondamentale importanza poiche’ permette l’accesso alla zona “lavoro artigianale” facilmente e con qualsiasi avversita’ climatica; dovrebbe prevedere dei piani di lavoro adeguatamente illuminati dalla luce naturale e una vasca del tipo in graniglia, adatta al lavaggio dei panni e delle stoviglie usate per le autoproduzioni.
Un laboratorio multifunzionale dovrebbe prevedere anche una piccola rimessa di attrezzi e materiale di scorta cosi’ da tenere sempre ordinato e pulito l’ambiente di lavoro; dovrebbe anche prevedere un piccolo bagno di servizio.
Sempre da tener presente l’esposizione al Sole ed ovviamente il numero degli “abitanti”, ma se oggi io dovessi costruirmi la mia casa, prenderei spunto certamente da questa!
Costruire un Pollaio
 
 
La cosa piu’ importante nel costruire un Pollaio
e’ garantire un elevato grado d’igiene, sia per
i nostri amici bipedi, sia per noi stessi;
infatti l’Aviaria e’ nata proprio dalla scarsissima
igiene con la quale si alleva il pollame.
In questo disegno possiamo subito notare 2 cose
importanti: anzitutto la sopraelevazione della struttura
che garantisce un ambiente asciutto e quindi salubre,
poi le cassette per la deposizione e cova delle uova,
sistemate esternamente alla struttura che consente
di prelevarle e di ispezionare le covate senza necessariamente entrare nel Pollaio.
All’interno sara’ meglio stendere un letto di paglia
e fissare dei bastoni di legno rotondi affinche’ i nostri
amici possano comodamente appollaiarsi la notte;
anche l’abbeveratoio deve poter essere rifornito
d’acqua pulita senza x questo dover
entrare ogni volta dentro il Pollaio.
All’esterno sara’ bene lasciare loro uno spazio
recintato dove possano razzolare nelle belle giornate,
tenendo presente che i predatori
sono svariati e possono arrivare dal cielo come da terra...
Un giorno dentro il mio Pollaio ci sorpresi
un’Astore che con coraggio e destrezza era atterrato
dentro il recinto e aveva gia’ scelto la sua vittima...
ma il pericolo piu’ grande non e’ certo un Falco seppure di gradi dimensioni o una Pojana che ne uccide uno e se lo porta via, peggio di tutto e’ se nel Pollaio s’introduce una Faina o una Volpe, che normalmente fanno una vera e propria strage di cui vi risparmio il racconto, avendo vissuto in prima persona e piu’ di una volta questo terribile dramma.
Quindi igiene e sicurezza, la rete di recinzione deve essere almeno di 2 metri d’altezza interrandola sotto per almeno 30 cm e considerate che il pollame che rimane al chiuso nella cattiva stagione ha bisogno di una certa quantita’ di spazio vitale per stare bene, quindi consideriamo al massimo 3-4 al mq.
Se le Galline stanno bene , al caldo, asciutte e sicure, vedrete che le uova fresche non mancheranno mai, anzi ne avrete da regalare, scambiare e anche vendere, basta mettere sulla strada un cartello come questo!
Qualche giorno fa ho dato una mano ad un amico a fare un trasloco e mentre si montava la cucina mi sono reso conto che se esternamente sembrava tutto legno di noce chiaro, in realtà il legno non c’era per niente!
Tutti i pannelli che componevano la cucina erano di truciolare ricoperto da laminato, dove per "laminato" nel settore arredamento si intende un foglio ottenuto pressando diversi strati di carta impregnata con resine fenoliche o melamminiche.
Questo materiale credo non sia facilmente riciclabile (comunque il riciclo avrebbe un costo non trascurabile ) e credo che le case ne siano piene visto che viene usato anche nei pavimenti!
Ma anche le scuole, gli ospedali, gli uffici... insomma viviamo in un mondo di laminato plastico!
E speriamo che non sia come l’eternit, presentato come la soluzione economica del secolo e rivelatasi poi fonte di gravi ed incurabili malattie...
Tra l’altro il consumo di questo materiale favorisce la grande distribuzione che produce tutto in quantita’ industriale con macchinari tecnologicamente avanzati che escludono quasi totalmente il lavoro dell’Uomo e a conseguenza di quanto appena detto, l’Artigianato sta decisamente scomparendo.
Nelle belle case di campagna di una volta, si vedono ancore le “nicchie” ricavate nel muro al momento della costruzione, predisposte ad arte in cucina ma anche nelle camere da letto e negli ingressi, senza rubare spazio all’ambiente abitativo, sostituivano efficacemente pensili, credenze ed armadi.
Semplicita’ e praticita’, risparmio di tempo e denaro, nessun problema di riciclo e di smaltimento, anche belle da vedere con mensole in legno massello incastrate nei muri e tendine o sportelli di vero legno anche intagliate a mano da abili Artigiani...
Mi chiedo se andiamo verso una forma di civilta’ superiore o stiamo semplicemente sbagliando strada?

Sono un paragrafo. Clicca qui per aggiungere il tuo testo e modificami. Sono un posto ideale per raccontare una storia e condividerla con i tuoi utenti.

 

Il gigante dai piedi d'argilla

 

di Luis Matteucci

 

Le previsioni Meteo di giovedi 5 marzo 2015, dicevano che ci sarebbero state, in Abruzzo, precipitazioni abbondanti anche nevose a bassa quota.

Così è nevicato, a vento, come si dice dalle mie parti, per una giornata intera.

All'alba del giorno seguente abbiamo però dovuto fare i conti con le inaspettate conseguenze della nevicata marzolina!

La luce non c'era, l'acqua nemmeno, i telefoni fissi erano muti, i cellulari andavano a sorte di Dio, internet manco a pensarci, viabilità nel caos con tutte le strade da liberare e poi , come se non bastasse, frane dappertutto, abitazioni interessate da smottamenti e famiglie intere evacuate, frazioni isolate praticamente irraggiungibili con preoccupazione per le persone bisognose di cure terapeutiche continue, alberi spezzati, colture compromesse... insomma un disastro totale!

Veniamo a sapere che anche sulla costa adriatica, dove la neve ha lasciato spazio a violenti ed insistenti temporali, i problemi ci sono stati, seppur in misura minore.

Città e paesi interi allagati, autostrade bloccate, alberi ceduti di schianto dalla forza dei venti e nel comune di Pineto, l'esplosione di un gasdotto causato dalla solita frana che ha trascinato i fili dei tralicci dell'alta tensione sulle tubature del Gas ed ha innescato uno scenario da guerra con fiamme alte 200 metri e case che bruciavano!

Solo grazie alla prontezza di riflessi degli abitanti locali, impegnati in una rapida fuga, si è evitata una vera e propria tragedia.

Passano i giorni e lo Stato mette sul campo centinaia di operai, decine di generatori di corrente, Protezione Civile e Vigili del fuoco, ma la normalità, dopo una settimana , è ben lontana dall'essere raggiunta!

L'emergenza e le difficoltà insistono e persistono; i congelatori pieni di provviste si vanno inesorabilmente trasformando in contenitori di alimenti deteriorati e la gente sconsolata si impegna in una disperata corsa all'acquisto di generatori di corrente che commercianti senza scrupoli, ovviamente, hanno venduto quasi al doppio del loro abituale prezzo di mercato.

I termocamini, i convettori di aria calda e le stufe a pellet, accolti come le più grandi “pensate” del secolo, senza corrente elettrica che aziona termostati e pompe, non possono essere utilizzati!

La gente, anche in questo caso, si è cimentata nella corsa dell'acquisto di stufette a gas con bombola annessa!

So per certo che qualcuno per scaldarsi ha acceso i fuochi della cucina e so per certo che qualcun'altro si è procurato acqua alla fontana pubblica per bere , cucinare e lavarsi!

Ieri sera mi sono recato in un Alimentari rigorosamente al buio, ed ho chiesto ad una signora all'ingresso: < è aperto? > mi ha risposto: < insomma! > e mi ha messo in mano una torcia ed una penna, dicendomi: < con la torcia illumini e con la penna scrivi il prezzo di quello che prendi sulla confezione...>.

Alla cassa un signore a lume di cero votivo mi ha fatto il conto “ a mano” e quando mi è venuta in mente la brillante idea di chiedere se le cose andassero avanti così da molto tempo, insulti al governo, ai governanti locali e bestemmie varie si sprecavano!

Sono passati diversi giorni ormai, le strade sono a senso unico alternato, la corrente va e viene, l'acqua va e viene, internet va e viene... la gente è esasperata!

Le uniche cose che vanno veramente sono le frane che, con lo sciogliersi della neve, trascinano giù case, strade, tralicci, condotte idriche mettendo a repentaglio tutto il territorio dal mare ai monti!

Il flusso migratorio continuo dei contadini dalle montagne e dalle campagne verso le città ha fatto si che tutti quei lavori di ordinaria amministrazione e manutenzione fatti per incanalare e controllare le acque piovane siano scomparsi.

Torrenti e fiumi sono ostruiti da tronchi, massi, sterpaglie e quant'altro causando devastanti allagamenti soprattutto più a valle, dove la cementificazione selvaggia ha compromesso l'opera di assorbimento delle acque con conseguenze che sono oggi davanti agli occhi di tutti.

Ecco, questo è , in sintesi, il resoconto della situazione a oggi che scrivo, 10 giorni dopo la nevicata marzolina che per quanto forte possa essere stata non si è certamente trattato di un evento imprevisto, niente che possa essere comunque lontanamente paragonabile ad un tifone equatoriale o ad una tempesta tropicale!

La verità è che abbiamo ingenuamente affidato la nostra esistenza ad un “sistema” inefficace, malamente gestito da persone incompetenti che hanno trascurato l'imprevedibilità della Natura.

Un “sistema” che ci ha spinto ad usare una tecnologia che è inaffidabile senza il supporto di validi programmi di prevenzione, senza adeguata assistenza, nè informazione, lasciandoci soli nel momento di maggior bisogno.

Rappezzamento continuo di una ruota ormai straconsumata che si rompe ad ogni nuovo giro...

Il sogno di una civiltà ipertecnologica fatta di comodità e benessere si infrange al primo temporale stagionale, evidenziando tutti i limiti e le sue logiche ed amare conseguenze che, in realtà, sarebbero facilmente prevedibili e contrastabili se l'Uomo avesse un migliore rapporto con l'Ambiente nel quale naturalmente vive.

Ma le miopi politiche economiche e sociali di questo governo al pari di quelli che l'hanno preceduto, guardano da tutt'altra parte.

Si costruisce un gigante industriale che possa competere con le grandi potenze economiche nella folle corsa alla conquista del mercato, dove siamo noi gli oggetti della loro attenzione, ex esseri umani ridotti a consumatori finali di beni superflui e di scarsa qualità, affinchè questo “ sistema” non abbia mai fine, garantendo utili e profitti solo ai pochi soliti noti e sofferenza, disagi ed alienazione al popolo, vittima inconsapevole! ( questo almeno lo spero, che se fosse consapevole la situazione sarebbe di gran lunga più grave! )

Ma il gigante, come ben si è visto, ha i piedi d'argilla e così continuando prima o poi inevitabilmente crollerà, trascinandoci tutti alla rovina, se non riusciremo a far percepire alle future generazioni, l'esigenza e l'importanza di ideare, progettare e costruire una nuova società che abbia valide e solide fondamenta, dove il fine ultimo sia, per tutti, quello di vivere una vita con dignità e serenità.

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